Da qualche anno a questa parte l’APE (la Certificazione energetica degli immobili) ha assunto una grande importanza. Sempre più persone che decidono di comprare casa, infatti, tengono d’occhio le prestazioni energetiche della nuova dimora. Ecco perché è uno strumento importante anche per chi decide di vendere casa da privato.
Che cos’è la Certificazione energetica e quali sono le sue linee guida
La Certificazione energetica fornisce in sostanza alcune informazioni sulla qualità dell’immobile. Lo valuta quindi, attraverso vari parametri, per quel che riguarda la questione energetica. In particolare:
- Ha un sistema di valutazione per la qualità energetica della casa
- Individua metodologie di calcolo e di classificazione per promuovere l’efficienza energetica.
L’APE viene quindi redatta da un tecnico dopo aver effettuato un sopralluogo ed aver preso tutte le informazioni sulla costruzione dell’edificio. Cò che si deve valutare quindi, anche e soprattutto se decidi di vendere casa senza agenzia, è l’isolamento termico e il consumo energetico.
Nel momento in cui esiste una compravendita, questo documento va obbligatoriamente fornito a chi acquista o vuole entrare in affitto. Una copia della Certificazione va allegata al contratto.
Le normative sulla Certificazione energetica degli edifici sono diventate molto stringenti, ed oltra all’APE sono previsti anche:
- Uno schema di annuncio di vendita o locazione per uniformare le informazioni energetiche
- Un sistema informativo valido per tutto il territorio (SIAPE)
Soprattutto se stai pensando di vendere casa da privato, quindi, è molto importante avere una valutazione energetica ben fatta, e per questo vi consigliamo di rivolgervi a delle Agenzie Immobiliari che sapranno indirizzarvi in questa prima fase.
Cosa deve contenere la Certificazione energetica
Come detto, lo scopo dell’APE è quello di fornire informazioni chiare e semplici sugli impianti termici e sul fabbisogno energetico della casa. Il formato che si è scelto è standard per tutta Italia e le informazioni che devono essere contenute sono:
- Prestazione energetica globale (energia primaria totale e rinnovabile)
- Classe energetica ed indice di prestazione energetica globale
- Qualità energetica della casa
- Valori di riferimento (requisiti minimi)
- Emissioni di anidride carbonica
- Indici di prestazione energetica rinnovabile e non
- Qualità annua di energia consumata per vettore energetico
- Elenco dei servizi energetici e relative efficienze
- Raccomandazioni per miglioramento energetico e proposte per interventi significativi e convenienti.
Ricordiamo che la classe energetica della casa si determina sulla base dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile. La valutazione va da A4 a G e più la lettera è bassa e maggiore sarà il suo consumo.
Come creare l’APE dell’immobile
Il tecnico incaricato deve raccogliere una serie di documenti (planimetria, visura catastale, libretti d’impianto ecc.), effettua poi un sopralluogo e sceglie gli indici di prestazione energetica. A questo punto si aiuta con un software certificato dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) per effettuare i vari controlli, individuare l’indice di prestazione energetica globale e la classe energetica dell’edificio, specificando anche quali interventi migliorativi si potrebbero effettuare.
Le caratteristiche dell’APE e quando è richiesto
La Certificazione energetica è valida 10 anni, e può essere redatta solo da professionisti accreditati. In alcune regioni esistono degli elenchi pubblici di esperti. Un documento importante, soprattutto se decidi di vendere casa da privato. Ma vediamo le situazioni nelle quali è obbligatoria:
- Edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a demolizione e ricostruzione
- Edifici esistenti in caso di compravendita o nuovo contratto di locazione
- Lavori importanti di ristrutturazione
L’APE è invece richiesta:
- Per atti di compravendita dal notaio
- Per contratti di affitto
- Per accesso a detrazioni fiscali su interventi di efficientamento energetico
- Pubblicazione di annunci immobiliari
- Per ottenere incentivi statali su energia prodotta dagli impianti
Una volta creato il documento l’esperto lo firma, lo trasmette alla Regione o alla Provincia competente e consegna al richiedente la copia entro 15 giorni dalla trasmissione alle autorità, che le archiviano nel catasto nel sistema gestito dall’ENEA
L’aggiornamento della Certificazione energetica
In alcuni casi è obbligatorio, poi, aggiornare l’APE, e nello specifico ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione energetica che modifica la classe energetica dell’edificio:
- sostituzione del portone di ingresso;
- posa cappotto termico o isolamento interno o in intercapedine;
- sostituzione degli infissi o installazione di schermature solari;
- ristrutturazione o posa dell’isolante sul tetto;
- rifacimento o nuova realizzazione del vespaio;
- installazione di nuova caldaia a condensazione, a pellet o altri combustibili;
- installazione delle termovalvole sui radiatori;
- installazione di un cronotermostato;
- installazione di una nuova pompa di calore;
- installazione di nuovi termosifoni o termoconvettori;
- nuovo boiler (scaldacqua);
- installazione di un impianto fotovoltaico o solare termico;
- installazione o sostituzione della ventilazione meccanica controllata VMC
Il nuovo modello di APE
Entro il 31 dicembre 2025 ci sarà un nuovo modello standard di Certificazione energetica a cui tutti i documenti dovranno far riferimento. Tutti dovranno avere come scala dalla lettera A alla lettera G. Saranno introdotte le scale “A0” o ZEB (Zero Energy Building – Edificio a Emissioni Zero). Si inserirà poi un documento nel quale saranno contenute alcune informazioni:
- presenza di sensori fissi per monitorare qualità dell’aria
- presenza di comandi fissi che reagiscono alla qualità dell’aria
- sistemi di automazione e controllo dell’edificio
- recupero del calore e delle acque reflue
- ventilazione
- raffrescamento
- recupero energie
- soluzioni intelligenti
- punti di ricarica veicoli
Il Certificato sarà obbligatorio per edifici oggetto di grandi ristrutturazioni, quelli con nuovo contratto di locazione e gli edifici pubblici. Chi decide di vendere casa da privato o anche tramite agenzia, nell’annuncio dovrà inserire l’APE. Se ristrutturato, l’edificio avrà un suo passaporto elettronico.
Non spaventarti, perché ci sono consulenti che possono aiutarti nel rendere queste fasi molto più semplici. Per cui, se vuoi, puoi affidarti a noi per una consulenza o per seguire il nostro videocorso, nel quale ti forniremo le informazioni principali su ogni fase nel caso tu voglia vendere casa da privato.
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